Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) vanta il più ricco e importante patrimonio di opere d’arte e manufatti di interesse archeologico in Italia e, proprio per questo motivo, nel suo ambito, è uno dei più rilevanti al mondo.
Nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) si possono ammirare più di tremila reperti di valore inestimabile e centinaia di migliaia di oggetti riconducibili all’età preistorica e alla tarda antichità.
Il museo è ubicato in uno dei palazzi monumentali della città di Napoli, il palazzo seicentesco del Real Museo.
Il museo ha una superficie espositiva complessiva di 12.650 mq ed è formato da tre sezioni principali:
- la collezione Farnese (costituita da reperti provenienti da Roma e dintorni);
- le collezioni pompeiane (con reperti provenienti dall’area vesuviana, facenti parte soprattutto delle collezioni borboniche);
- la collezione egizia (collezione che, per importanza, è seconda solo a quella del museo egizio di Torino).
Dal novembre 2016 al maggio 2018 le opere d’arte, manufatti archeologici, affreschi e sculture inedite, attualmente conservati nei depositi del museo, sono state oggetto di un tour espositivo negli Stati Uniti, dal titolo Exhibition, una mostra itinerante che ha toccato diverse città statunitensi.
Costo del biglietto
Intero: Є 15,00
Ridotto: Є 2,00
Gratuito: sino a 18 anni, portatori di handicap e altre condizioni
Orari
09.00 – 19.30
chiuso il martedì
Indirizzo e Contatti
Piazza Museo Nazionale, 19 - Napoli
Tel. +39 081 4422149
Come raggiungere il Museo Archeologico di Napoli
Dalla stazione Centrale
Metro linea 1. Fermata Museo, 100 mt a piedi.
Metro linea 2. Fermata Piazza Cavour, 100 mt a piedi.
Dal porto
Metro linea 1. Fermata Museo, 100 mt a piedi.
Bus 201 da via Medina a via Cavour;
Bus R1 da via Medina a Piazza Museo.
Dall'aeroporto
Alibus* fino alla stazione centrale + Metro (linea 1 o 2)
*dalle 6:30 alle 23:40 (lun— ven)
*dalle 6:30 alle 23:50 (sab—dom e festivi)
Con la ferrovia Cumana
Fermata Montesanto, 10 minuti a piedi (proseguire per Via Roma in direzione nord).
In Autobus
altri capolinea 139, 168, c63, 178
In Auto
Tangenziale, uscita Capodimonte. Arrivo in circa 5 minuti.
Svoltando a sinistra al casello, proseguire per 2 chilometri sul Corso Amedeo di Savoia.
Gli orari del Museo Archeologico di Napoli
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.30.
Il museo rimane chiuso il 1° gennaio e il 25 dicembre.
È consigliabile che i visitatori si informino preventivamente sugli ORARI DI VISITA delle collezioni (possono subire variazioni), chiamando al numero telefonico del Punto informazioni del Museo (+39.081.4422149).
Il costo del biglietto
- Intero: Є 15,00 (con eventuali maggiorazioni in caso di mostre nazionali e internazionali).
- Ridotto: Є 2,00 (per cittadini dell’Unione Europea tra i 18 e i 25 anni non compiuti e 18 app e i docenti di Università di materie affini al settore dei beni culturali).
- Gratuito: l’ingresso è gratuito per i cittadini dell’Unione Europea d’età inferiore ai 18 anni.
L’ingresso al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) rientra nel circuito Artecard della Campania.
La biglietteria è aperta dalle 9.00 alle 19.00 tutti i giorni tranne il martedì o nei giorni di chiusura festiva.
Le Opere del Museo Archeologico di Napoli
Le Opere al Piano sotterraneo
- Collezione egiziana, visibile nelle sale XVIII-XXIII. Questa importante collezione offre numerose testimonianze della civiltà egiziana dall’Antico Regno fino all’età tolemaico-romana. All’interno si possono ammirare statue, mummie, sarcofagi, monumenti funerari, amuleti e oggetti facenti parte del corredo funebre che testimoniano aspetti del quotidiano, quali specchi, vasi per cosmetici, sandali.
- Collezione epigrafica, visibile nelle sale CL-CLV, di oltre duemila documenti in lingua latina e duecento in lingua greca. Tra questi documenti spiccano leggi, decreti, documenti pubblici e privati che consentono di comprendere la storia di Roma, due lastre di bronzo rinvenute tra Eraclea e Metaponto e un centinaio di documenti nei dialetti dei popoli italici.
Le Opere al Piano terra
- Complessi decorativi ercolanesi, visibili nelle sale XLI-XLII. Questa sezione ospiterà le pitture staccate dagli edifici pubblici ercolanesi, in particolare dalla Basilica e dal Teatro.
- Gemme della Collezione Farnese, visibili nelle sale IX-X. Più di duemila reperti in mostra, tra cui il cammeo più celebre dell’antichità: la cosiddetta Tazza Farnese.
- Sculture della Collezione Farnese, visibili nelle sale I-VIII, XXIV-XXVIII, rinvenute dagli scavi promossi dalla famiglia Farnese a Roma.
- Sculture e Ritratti romani della Collezione Farnese, visibili nella sala XXIX, tra cui il ritratto colossale di Giulio Cesare di età traianea, un busto colossale di Vespasiano, un busto di Adriano con corazza e la statua colossale di Alessandro Severo in nudità eroica.
- Sculture e Terme di Caracalla della Collezione Farnese, visibili nelle sale XI-XVI. Qui vi si può ammirare parte del colossale apparato decorativo scultoreo delle Terme di Caracalla, edificate dall’imperatore Caracalla e dai suoi successori nel III sec. d.C. a Roma. Le opere più celebri sono il Toro, forse la più grande scultura giuntaci dall’antichità, e l’Ercole dello scultore ateniese Glykon.
- Sculture della Campania romana che saranno visibili nelle sale XXXV, XLV. La sezione è in allestimento. Queste sculture, che risalgono al periodo romano, vennero trovate nelle città della Campania. Tra queste saranno visibili le sculture del Teatro e della Basilica di Ercolano, le sculture onorarie di Pompei, le statue di culto del Capitolium di Cuma ed una significativa selezione della scultura decorativa ed onoraria dalle città dei Campi Flegrei.
Le Opere al Piano ammezzato
- Collezione di Numismatica, visibile nelle sale LI-LVI. Qui è ripercorsa la storia degli studi numismatici e vi si trovano anche le prime monete battute in Magna Grecia e alcuni esemplari del Regno delle Due Sicilie.
- Mosaici della Casa del Fauno di Pompei, visibili nelle sale LX-LXI, LXIII, rinvenuti a Pompei tra il 1830 ed il 1832. Questi mosaici costituiscono uno tra i più rilevanti complessi di opere musive dell’antichità. Il più celebre mosaico è quello di Alessandro, raffigurante una battaglia tra Alessandro Magno a cavallo e Dario III, in fuga sul suo carro. Di grande interesse è anche l’esposizione di un’elegante statuetta in bronzo, chiamata “Fauno danzante”. Inoltre in due vetrine della sala LXIII sono visibili anche alcune oreficerie dalla Casa del Fauno. Si possono ammirare delle suppellettili, un braciere, uno scaldavivande in bronzo e una coppia di bracciali in oro a corpo di serpente.
- Gabinetto segreto, visibile nelle sale LXII, LXV, che comprende una serie di materiali sul tema erotico. Tra gli esemplari più famosi troviamo il gruppo marmoreo con Pan e capra, rinvenuto nella Villa dei Papiri di Ercolano.
- Mosaici delle sale LVII-LIX, LXIV, staccati dalle case delle città vesuviane. Essi rappresentano una delle più ricche raccolte musive esistenti. Tra i pezzi di fattura più raffinata si segnalano le colonne a mosaico e il mosaico con il motto “Memento mori”, raffigurante la Morte che tutto pareggia, annullando le differenze tra uomini ricchi e poveri.
Le Opere al Primo piano
- Salone della Meridiana, una delle più imponenti aule coperte d’Europa, ultimata nel 1804. Il salone ha una lunghezza di 54,80 metri, una larghezza di 20,80 metri e un’altezza di 20,35 metri. La sala prende il nome dalla meridiana solare, realizzata tra il 1790 ed il 1793, quando si pensò di insediare in questo grande salone l’Osservatorio Astronomico; il progetto, però, fu presto abbandonato per l’inadeguatezza del luogo.
- Collezione della Napoli antica, visibile nelle sale CXVIII-CXX, che documenta in senso cronologico alcuni tra i più rilevanti reperti della Napoli greca e romana.
- Affreschi da Pompei, visibili nelle sale LXVI-LXXVIII.
- Collezione degli oggetti di Avori, ossi e terrecotte invetriate, visibile nella sala LXXXVIII. Sono esposti circa tremila esemplari, la maggioranza di Pompei e solo in minima parte di Ercolano.
- Testimonianze dei Popoli anellenici della Campania, nelle sale CXXXVIII-CXLIV. Questa sezione è da allestire.
- Collezione di reperti della Magna Grecia, visibile nelle sale CXXX-CXXXVII, tra cui la lekythos con Eracle nel giardino delle Esperidi.
- Allestimento dedicato a Pithekoussai, visibile nelle sale CXXIV-CXXV, che illustra la storia del primo insediamento greco nel Mediterraneo occidentale.
- Plastico di Pompei, in scala 1:100, visibile nella sala XCVI. Questa opera rappresenta un prezioso documento, in particolare per le decorazioni parietali e pavimentali, in quanto non più conservate sul sito originale.
- Allestimento sulla Preistoria e Protostoria, inaugurato nel 1995 e visibile nelle sale CXXVI-CXXVIII. Esso documenta i vari siti in Campania dal Paleolitico all’età del Ferro. Parte di questo allestimento continua nel secondo piano, sale CXLV-CXLIX.
- Suppellettili in bronzo, rinvenute a Pompei e ad Ercolano, visibili nella sala LXXXVII.
- Ricomposizione del meraviglioso arredo del Tempio di Iside a Pompei, visibile nelle sale LXXIX-LXXXII, LXXXIV.
- Collezione dei Vetri, visibile nelle sale LXXXV-LXXXVI. Sono esposti circa quattromila esemplari, provenienti dagli scavi di Ercolano e Pompei. Da segnalare il celebre Vaso blu, una piccola anfora con scene dionisiache, realizzata nella tecnica del vetro-cammeo.
- Arredo scultoreo della Villa dei Papiri, una delle più grandi e sontuose residenze romane, visibile nelle sale CXIV-CXVII.
- Reperti risalenti agli scavi dell’area di Cuma esposti nelle sale CXXI-CXXIII. Tra gli oggetti più rilevanti la statua di Diomede, trovata nella cripta sotto l’Acropoli. La sezione è in fase di allestimento.
- Selezione di oggetti di uso quotidiano in bronzo, visibile nella sala LXXXIX.
Per maggiori info si consiglia di visitare il sito ufficiale.