L’isola di Procida è un’isola piccola, esclusiva ma non mondana, lontana dalle rotte turistiche di massa. Conserva ancora la dimensione originaria e la sua identità fatta da cultura contadina e tradizioni marinare. L’isola di Procida è caratterizzata da coste irregolari con scogliere alte e frastagliate e spiagge piatte e sabbiose.
La natura vulcanica del terreno rende la vegetazione rigogliosa e l’abbondante presenza di tufo conferisce alle costruzioni un caratteristico segno distintivo che ha come elemento dominante il colore variopinto delle facciate ottenuto mescolando polveri di tufo con pozzolana.
Da vedere la Marina Grande, unico porto commerciale dell’isola su cui si affacciano una cortina di case dai colori vivaci. Appena sbarcati, di fronte al porto, c’è il Palazzo Montefusco, ex residenza reale, detto anche Merlato per via della meravigliosa merlatura che connota la facciata.
Percorrendo Via Roma è tappa obbligata il bar “Il Cavaliere” dove poter assaggiare le “lingue di bue, dolce tipico procidano.
Il centro storico è la cittadella medioevale di Terra Murata, costruita sul promontorio più alto dell’isola. Qui la principale attrattiva è costituita dall’abbazia di S. Michele Arcangelo e il palazzo De Iorio che rappresenta l’unico esempio gentilizio del borgo.
Prima della salita al Castello, dall’800 divenuto penitenziario, c’è una stradina che scende sino alla Marina delle Corricella, il borgo più caratteristico e pittoresco dell’isola caratterizzato da casette colorate poste una sopra l’altra come in un presepe. Il borgo si è sviluppato intorno alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, la cui cupola è visibile da ogni parte della marina.
Immancabile è una sosta al bar Graziella dove si può assaggiare una delle più buone granite di limone dell’isola.
Per un’immersione nelle acque del mare ci si può fermare alla spiaggia della Chiaia, caratterizzata da sabbia fine e nera di origine vulcanica, o alla Chiaiolella, una lunga spiaggia che termina in un porticciolo turistico gremito da ottimi bar e ristoranti. La baia della Chiaiolella è protetta dal promotorio di Santa Margherita, sul quale si trovava un antico monastero benedettino abbandonato nel XVI a causa delle incursioni saracene.
Si raggiunge a piedi l’isolotto di Vivara, isola satellite collegata a Procida da un ponte, un’oasi naturalistica gestita dal WWF caratterizzata da una folta macchia mediterranea mescolata ad alberi d’ulivo.